Category Archives: Canzoni

Gna culpa gna pecà

Gna culpa gna pecà

Gna culpa gna pecà

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Innocent when you dream è parte del disco Franks Wild Years, di Tom Waits, pubblicato nel 1987.

Michele Mari – Voce e Chitarra
Lorenzo Bertolini – Ukulele
Omar Ferlini – Organo

La gaşa l’è ‘n de l’òrt, la sguaşa l’è ‘n söl mur
‘ndu’ èi i bras che i èra ché e chi me tegnia sö

L’è ‘na roba strana, i camp i è vérd e mòi
só che a rubà i ricordi, ma gh’è mia culpa ‘ndel sugnà, ‘ndel sugnà, gna culpa e gna pecà

Curìe lóng a le végne, ridìe cui me amic
se disìem saróm ensiém, ensiém fin ché campóm, ensiém fin ché scampóm

Óm fàt tante prumése, che g’óm desmentegà
g’ò dàt al cör du gir de ciàf per mia pö sèntel vèrt, per mia pö védel vèrt

Né colpa né peccato

La gazza è nell’orto, la rugiada è sul gelso, dove sono le braccia che erano qui e che mi tenevano su?
È una cosa strana, i campi sono verdi e bagnati, son qui a rubare i ricordi, ma non c’è colpa nel sognare, nel sognare, né colpa né peccato.
Correvo lungo le vigne, ridevo con i miei amici, ci dicevamo “saremo insieme, insieme finché campiamo, insieme finché scampiamo”.
Abbiamo fatto tante promesse, che abbiamo dimenticato, ho dato al cuore due giri di chiave per non sentirlo più aperto, per non vederlo più aperto

Sabato 29 Gennaio

Sabato 29 Gennaio

al Galetér, Montichiari (BS)
DIALETTAL… MENTE
incontro su poesia e musica dialettale

con me e Marilena Romano
presentano Andrea Garbin e Valeria Raimondi

SET-LIST

  1. Case, belle case
  2. Gna culpa gna pecà
  3. Nonno Steno Blues
  4. L’omm lümaga
  5. Dentro un bicchiere (bis)
  6. La defenestrazione

Mille Miglia

Mille Miglia

Mille Miglia

versione italiana di One Too Many Mornings, di Bob Dylan, 1964

Per la strada un cane abbaia ed il giorno si fa scuro
E la notte buia scende come un’ombra sopra il muro
Il silenzio sbatte contro i suoni della mente
Dietro ancora un altro giorno e mille miglia di niente

Dagli incroci dei miei passi si offuscano i miei occhi
E penso ancora a quella stanza che ci abbracciava i pomeriggi
E guardo la strada le insegne ed i passanti
Dietro ancora un altro giorno e mille miglia di rimpianti

È un inquieto sentimento che non cerca il tuo consenso
Quando quello che io dico per te non ha più senso
Dalla tua parte tu hai ragione io invece dalla mia
Dietro ancora un altro giorno e mille miglia sulla via.

E’ tardi

E’ tardi

E’  tardi

(marzo 2005)

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Chitarra elettrica: Omar Ferlini

Capotasto al II tasto (La maggiore)

Sol Do Sol
La serata finiva stancamente un maggio strano
Sol Do Sol
Passato senza lasciare una canzone
Do Sol
Gli offrirono una paglia disse non fumo
Re Do Sol
Ma guarda che strana situazione

Notte di fari che allungano le ombre
Notte senza bottiglia né sbadiglio
Notte senza adii né risposte
Notte da contare ogni sbaglio

Ma sei il bar ti chiude sulla schiena
E la strada è di un cane che ti guarda strano
Forse sei solo uno straniero che si è perso
È a casa e né così lontano

Cosa serve un rosario di stelle nelle notti
Che non hai nemmeno voglia di pregare
Si getta un pensiero fra i passi
Ma si può soltanto camminare

Do Sol
Scrisse una lettera da non spedire
Re Do Sol
È tardi per dirti quello che ho da dire
Ma lascio questa casa e questo viale
Non credo che ci sia scelta migliore

E tutti dicevano sei in ballo devi ballare
Ma come si fa senza musica né voglia
Tanto vale andare un po’ più avanti
L’unico sbaglio è volersi riposare

E la notte non è una coperta
Serve per cercarsi nelle tasche ancora un po’
Ma tirava fuori solo una canzone
Billy, you’re so far away from home.

Quando cambia il tempo

Quando cambia il tempo

Quando cambia il tempo

(marzo 2008)

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Voce e chitarra: me stesso
Seconda voce: Giuliana Balzano

(capotasto al II° tasto, La maggiore)

Sol Do Sol
Forse troverò il guado allo scorrere del tempo
Re Do
Per adesso risalgo la riva verso la sorgente
Re Do Sol
Del fiume che mi ha di nascosto portato a valle
Do Sol
Nel lungo cammino sui sassi delle sponde
Do Sol
Ogni tanto ripenso ai quadri che ho visto
Re Do Sol
E ancora ricordo così tante sale dopo.

Come vedi mi nascondo dietro qualche tipo di barba
Ma ho ancora il coraggio di cantare canzoni diverse
Come vedi ho paura a rischiare parole per te
E non tengo più il conto delle ore perse
Come vedi è bello anche seduti su una panchina
A raccontarci il nulla che ci tiene tranquilli

Come sai non sono cambiato molto da allora
Ma cerco le viste dall’alto e le salite
Così mi sono costruito questo cielo di carta di vetro
E non ho più paura dei rumori che questa casa fa di notte
Ma quando cambia il tempo non riesco mai a dormire
E non capisco mai se ci sei ancora.

Controluce

Controluce

Controluce

(dicembre 2008)
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Sib                              La2
Il vetro era scuro, l’alba era fredda
Sib                              La2
Tre uomini in giacca, l’aria era ferma
Do7+                          Fa
Non lessero nemmeno i capi d’accusa
Re                                           Sol
Avrei chiesto pietà senza chiedere scusa
Do                              Mim
Frugarono i cassetti di casa mia
Lam                                        Sol
E tra sguardi fissi mi portarono via

Il tribunale sudava fumo e verbali
Montagne di libri e di atti ufficiali
Traccerà il confine fra torto e ragione
Scovare fra le ombre un’assoluzione
Porte, soffitte, polvere, scale
Crepe da cui vederti tornare

La strada, l’ufficio, passi di rabbia
Dalla finestra non vedo che nebbia
Il mio letto ormai non mi fa riposare
Sono troppe le mani da cui devo scappare
E buonanotte, mia notte, notte per notte
Notte dopo notte, dopo notte, dopo notte

La fine davvero non l’aspettavo
Uomini più alti, il mio passo affrettato
La città di schiena, diversa d’aspetto
Il guaito d’un cane e un colpo nel petto