Category Archives: Versioni in italiano

Mille Miglia

Mille Miglia

Mille Miglia

versione italiana di One Too Many Mornings, di Bob Dylan, 1964

Per la strada un cane abbaia ed il giorno si fa scuro
E la notte buia scende come un’ombra sopra il muro
Il silenzio sbatte contro i suoni della mente
Dietro ancora un altro giorno e mille miglia di niente

Dagli incroci dei miei passi si offuscano i miei occhi
E penso ancora a quella stanza che ci abbracciava i pomeriggi
E guardo la strada le insegne ed i passanti
Dietro ancora un altro giorno e mille miglia di rimpianti

È un inquieto sentimento che non cerca il tuo consenso
Quando quello che io dico per te non ha più senso
Dalla tua parte tu hai ragione io invece dalla mia
Dietro ancora un altro giorno e mille miglia sulla via.

La guerra del ’15-’18

La guerra del ’15-’18

La guerra del ’15-‘18

Versione italiana di “La guerre du 14-18”, di Georges Brassens, 1961

Re
Da quando l’uomo fa la storia
E si ammazza pien di gioia
Re7
Se fra mille e cento guerre
Fossi tenuto ad indicare
Sol       La7      Re
Quella che preferisco
Sol       Do#7   Fa#m
Risponderei di botto
Re7   Sol        La7      Sim7    Si7
Colonnello io preferisco
Mim La7Re
Il ’15-‘18

Non voglio dire che non ami
Le campagne dei romani
Che mi fan girar le balle
Bouvines e Roncisvalle
Al contrario le riverisco
E in pagella darei otto
Ma colonnello io preferisco
Il ’15-‘18

Sì, lo so, la Reconquista
Non fu affatto pacifista
E con Nelson Bonaparte
Non giocò di certo a carte
Quelle gesta le conosco
Le rispetto e non le sfotto
Ma colonnello io preferisco
Il ’15-‘18

Da quella del quaranta
Non si poteva aver di più
Fu lunga e massacrante
E non ci sputo certo su
E quindi le riconosco
Il bene che ci ha fatto
Ma colonnello io preferisco
Il ’15-‘18

Non voglio poi parlare
Delle guerriglie americane
Guerre sante e resistenze
Di due sole settimane
Ciascuno può piacere
Avrà pure qualche lutto
Ma colonnello io preferisco Il ’15-‘18

Marte ha pronto un nuovo colpo
E prima o poi dal suo cannone
Sparerà una gran delizia
Che mi farà molta impressione
Nell’attesa io rimango
Per quella del 18
Colonnello io vorrei fare Il ’15-‘18

Le pecore

Le pecore

Le pecore

versione italiana di “Les Moutons”, di Jacques Brel, 1967

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Do Lam
Le pecore le odio
Sol Do
Caro il mio pastor
Do Lam
Che siano pura lana
Sol Do
O il mio bel maglion
Lam Mim
Che bruchino in collina
Fa Do
Oppure sull’asfalto
Lam Mim
Portate via dai cani
Fa Sol
O a colpi di bastone
Do Lam
Le pecore le odio
Sol Do
Caro il mio pastor

Le capre le odio
Caro il mio pastor
Che chinano la groppa
Da queste greggi in quelle
Dal gregge nella stalla
Dalla stalla all’ufficio
Preferisco il lupo
L’orso oppure il gufo
Le capre le odio
Caro il mio pastor

Gli agnelli io li odio
Caro il mio pastor
Che vanno via piegati
E dicono di sì
Si trovano tosati
E ridicono di sì
Poi vengon macellati
E ridicono di sì
Gli agnelli io li odio
Caro il mio pastor

Le greggi io le odio
Caro il mio pastor
Che non guardan mai oltre
Al pendio del colle
Che si perdono e s’annegano
Nell’acquesantiere
E se sale il vento
Ti mostrano il sedere
Le pecore le odio
Caro il mio pastor

Re Sim
I pastori io li odio
La Re
Caro il mio pastor
Re Sim
I pastori io li odio
La Re
Caro il mio pastor
Sim Fa#m
Piove piove piove
Sol Re
Attento a stare attento
Sim Fa#m
Attento a stare attento, sai
Sol La
Un giorno belerai
Re Sim
I pastori io li odio
La Re
Caro il mio pastor

Mi Do#m
Le pecore le odio
Si Mi
Caro il mio pastor
Mi Do#m
Che siano pura lana
Si Mi
O il mio bel maglion
Do#m Sol#m
Che bruchino in collina
La Mi
Oppure sull’asfalto
Do#m Sol#m
Portate via dai cani
La Si
O a colpi di bastone
Mi Do#m
Le pecore le odio
Si Mi
Caro il mio pastor

Il Becchino

Il Becchino

Il becchino

versione italiana di “Le fossoyeur”, di Georges Brassens, 1952

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La        7          Re       Mi7
Dio sa che in fondo non son cattivo
La        Fa#m               Si7       Mi7
Io non auguro mai la morte a un vivo
La        7
Ma se non si morisse più
Re                   Do#7
Morrei io solo di quaggiù
Fa#mDo#mSimMi7 La
Sono un povero becchino

C’è chi crede che non ho rimorsi
A guadagnarmi il pane addosso ai morti
Ma mi dispiace e con dolore
Li sotterro a malincuore
Sono un povero becchino

E più mi lascio andare ai sentimenti
Più gli amici mi ridono davanti
Dicono: “Che hai, stai male?
Hai una faccia da funerale!”
Sono un povero becchino

Hanno un bel dire che tutto è mortale
Io non lo so trovare naturale!
E mai non mi riesce
A prender la morte come esce
Sono un povero becchino

Mai visto e conosciuto morto addio
Se dal fondo della terra si vede Dio
Digli quanto m’è costata
Quest’ultima palata
Sono un povero becchino