Esercizio di Stile 2007

Esercizio di Stile 2007
Ogni anno io e il buon Enrico (http://eljerroz.wordpress.com) facciamo un giochetto: ognuno deve lavorare su una poesia dell’altro, secondo regole prestabilite. Il gioco è molto divertente, e poi ci si scambia la roba come pusher di strada. I risultati non sono sempre eccellenti, ma non importa, perché il bello è che si scherza, e si lascia manipolare la propria opera. Niente è più sacro, così, e ci si guarda allo specchio. Ma mica allo specchio del bagno, semmai a quello delle giostre, che ti deforma e ti sussurra che chi lo sa se è giusto quello che dice lo specchio del bagno o quello che dice lui.
Nel 2007 io deformai questa poesia di Enrico:

LARGO DO CHADO

al caffè A Brasileira
una bambina bionda parla a Pessoa:
lo saluta, batte la manina
sulla sua (metallica) per rassicurarlo,
raccomandarsi – matjuska per una statua.
io e Marco al bancone beviamo
ginja per il Fado mancato
nei pressi di Travessa de Queimada, in strade
strette da graffiti pericolanti,
negozi minimalisti
di scarpe adidas e borse eastpack
col murales puntiforme e il garage pericolante
come scenario.

E il risultato dello scempio fu questo:

ESERCIZIO DI STILE ALLA PORTOGHESE

A Lisbona due turisti
guardano in una vetrina
oggetti che potrebbero
benissimo trovare
al centro commerciale
4 Venti a Curtatone

Ma a Curtatone non ci sono
statue di Pessoa, ginja da bere
travessa de Queimada

Questo, non il pollice
distingue l’uomo dalla scimmia:
trovare sensi diversi
in identici dipinti
cambiando solo la cornice

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