London
novembre 2003
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Re La Do La
Fumo di carbone, il suo nero sui muri
Re La Do La
Malati appoggiati nei vicoli scuri
Sol La Sim’
Rumore di ferraglia battente
Sol La Re Do La
Sui corpi della povera gente
Re La Do La
Li ho visti lottare per un tozzo di pane
Re La Do La
Li ho visti nascondersi nelle loro tane
Sol La Sim’
Li ho visti a volte preferire la morte
Sol La Re
Questa città ha le leggi distorte
Re La Do La
Penso passando per quei posti presi in prestito
Re La Do La
Per le vie vicino al Tamigi anche lui noleggiato
Sol La Sim’
E incontro segni sopra ogni viso
Sol La Re Do La
Segni d’uomo distrutto, di uomo malato
Sento nel pianto di ogni uomo
Nell’urlo di paura di una bambina
In ogni voce in ogni richiamo
Le catene forgiate dalla mente umana
Re La Do La
E che non mi dicano che è il progresso
Sol La Re
Questo non c’entra
Sol Re
Vallo a dire in faccia
Do La Re
Alla gente di Londra
Il pianto dello spazzacamino
Lo diffonde ogni chiesa che si fa scura
E il sospiro di ogni soldato nel palazzo
Diventa sangue che scende dalle mura
Ma a mezzanotte in punto sulle strade sento
La piccola puttana augurare ogni male
Al figlio per placargli il pianto
E celebrar del matrimonio il funerale
E che non mi dicano che è così che va il mondo
Questo non conta
La colpa non è
Della gente di Londra
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